Generale e uomo politico cinese. Ancora studente, si iscrisse sia al Kuomintang
(il Partito nazionalista) sia alla Lega socialista giovanile, confluita poi nel
Partito comunista. Nel 1934, terminati gli studi medi, si arruolò
nell'Accademia militare di Whampoa, che aveva Ciang Kai-scek come comandante e
Ciu En-lai come istruttore politico. Ne uscì ufficiale l'anno seguente e
subito partecipò alla spedizione contro il Nord, che doveva concludersi
vittoriosamente e portare alla rottura violenta tra i nazionalisti e i
comunisti. Nel 1927 era, con Ciu En lai e Ciu Teh, tra i fondatori dell'esercito
rosso. Partecipò alla
Lunga Marcia del 1934-35 con compiti di
grande importanza, indi, stabilitisi i comunisti nella base rossa dello Yenan,
fu a capo dell'Accademia politico-militare, curando così la formazione
ideologica dell'esercito comunista. Sopravvenuta l'aggressione giapponese del
1937, riprese a comandare le truppe sul campo, riportando una segnalata
vittoria, ma restando gravemente ferito. Trascorsi alcuni anni in cura
nell'Unione Sovietica, ritornò in patria in tempo per procedere alla
conquista della Manciuria e poi di Pechino (1948-49). Nella Manciuria doveva
tornare nella seconda metà del 1950 alla testa dei volontari cinesi che
respinsero gli americani dallo Yalu sin quasi alla punta meridionale della
Corea. Scomparso dalla scena pubblica, forse per ragioni di salute, sino al
1955, ne riemerse come membro del Politburo, e nel 1959 succedette nella carica
di ministro della Difesa a Peng Te-huai, accusato di revisionismo. Nel 1966
cominciava in Cina la "rivoluzione culturale" nella quale
L.P., ormai
divenuto il numero due del comunismo cinese, fu fedelmente al fianco di Mao,
apportando il prezioso appoggio dell'esercito. La sua posizione di "delfino" di
Mao fu infine consacrata ufficialmente nel nuovo statuto del partito comunista
adottato al IX Congresso dell'aprile 1969. Se come militare
L.P. diede
ampia prova delle sue capacità (a lui si deve la tattica dell'"attacco
breve" per sfruttare la mobilità offensiva della guerriglia), sul piano
politico e ideologico ha fatto propria la dottrina di Mao Tse-tung della guerra
popolare: intima fusione fra masse popolari e combattenti, essi stessi
provenienti dal popolo. Il suo radicalismo finì però per
scontrarsi col realismo di Ciu En-lai, che progettava una cauta apertura verso
l'Occidente. Destituito da ogni carica,
L.P. trovò morte
misteriosa in un incidente aereo nei cieli della Mongolia; secondo la versione
ufficiale, l'ex ministro stava riparando in Unione Sovietica dopo il fallimento
di un complotto da lui ordito per rovesciare Mao (Huang-au, Hupei 1908 -
Mongolia 1971).